1921-2021 Riscrivere le parole della partecipazione.
I cent’anni della nascita del Partito Comunista Italiano
“Ogni momento essenziale, della vita e della storia del Partito comunista italiano,
ogni svolta ha un risvolto torinese che merita di essere studiato e compreso
nel suo significato, che va oltre i limiti della storia cittadina”
[Giancarlo Pajetta]
A cento anni dalla nascita del Partito Comunista Italiano, proponiamo un percorso che, dalla prospettiva storica già sviluppata negli anni passati attraverso ricerche specifiche sul PCI torinese, si concentrerà sullo straordinario lavoro di radicamento e coesione sociale che quell’esperienza ha saputo costruire: la presenza nei luoghi di lavoro (le fabbriche in primis), la diffusione sui territori, nei quartieri (l’attività delle sezioni), rispondendo da un lato ai bisogni concreti delle classi lavoratrici, contribuendo dall’altro alla crescita intellettuale, morale, civile delle proprie comunità, anche attraverso lo sviluppo di un sistema culturale e ricreativo articolato mediante la mobilitazione degli intellettuali che si riconoscevano nelle idee di progresso civile e sociale di cui il PCI era portatore e, infine, con l’organizzazione di quella straordinaria esperienza di condivisione collettiva, militanza e partecipazione attiva che hanno rappresentato i Festival de l’Unità.
Il progetto
Sarà un percorso che metterà in evidenza il ruolo del PCI nello sviluppo della città, individuando gli elementi fortemente innovativi di quell’esperienza attraverso le voci e le testimonianze dei protagonisti, dei militanti, dei dirigenti, e le fonti d’archivio conservate presso la Fondazione.
Si approfondiranno attraverso webinar e incontri in presenza, quando l’emergenza sanitaria lo permetterà, i seguenti temi: il lavoro, la salute in fabbrica e la sanità, la scuola, il governo della città, i quartieri, il tempo libero, l’innovazione tecnologica, l’integrazione e l’inclusione – dalla immigrazione interna dal Nord-Est e dal Sud Italia a quella extracomunitaria già negli anni ‘80, la politica culturale. Esperienze che non si sono esaurite, ma che ritroviamo ancora oggi attive nella società civile e nella politica. Lungo l’anno, ogni mese, una data per un evento storico rappresentativo di un tema, di una parola, raccontata in un podcast, attraverso le parole di una curatrice o un curatore, individuato tra i protagonisti, se ancora in vita, o tra gli storici che l’hanno studiata. Ogni parola sarà poi consegnata a un giovane under 35 cui verrà chiesto di reinterpretarla secondo la propria esperienza in quel campo. A fine anno, un convegno metterà confronto i testimonial di ieri e di oggi con l’obiettivo di scrivere un nuovo vocabolario della partecipazione politica, del fare politica.
Infine, una ricerca sulla partecipazione delle donne alla vita politica della comunità torinese, attraverso la creazione di un archivio delle donne comuniste di Torino, un percorso documentario, curato dalla storica Fiammetta Balestracci, che ricostruirà le attività svolte dalle donne nel partito per orientare studiosi e studiose nella ricerca.
Le fonti
Ad accompagnare il percorso, un viaggio tra le immagini e le carte del fondo documentario archivistico e bibliografico della Federazione torinese del PCI, che copre l’arco cronologico 1945-1991, composto da archivi cartacei e iconografici ordinato, digitalizzato e consultabile attraverso la piattaforma 9centRo, l’hub archivistico del Polo del’900 di cui siamo ente partner e che presto arricchirà il nuovo Portale per la storia del PCI, coordinato dalla Fondazione Gramsci di Roma e in collaborazione con gli altri istituti Gramsci che conservano gli archivi delle strutture periferiche del Partito.
Per Torino, sono ora già disponibili 3200 documenti, 12800 fotografie, 1270 manifesti, 20 testate giornalistiche di fabbrica prodotti dal 1945 al 1991, oltre che l’intera collezione dell’edizione piemontese de l’Unità, tutto in formato digitale. Lungo tutto l’anno talk in streaming o in presenza, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.
GLI APPUNTAMENTI PUBBLICI
Il primo appuntamento si è svolto il 5 febbraio 2021, con la presentazione del libro di Piero Fassino, Dalla rivoluzione alla democrazia. Il cammino del Partito comunista italiano, 1921-1991, edito da Donzelli.
Assieme all’autore, sono intervenuti lo storico Giovanni De Luna, il presidente della Fondazione Polo del 900, Sergio Soave, e il presidente dell’Istituto Gramsci di Torino, Gianguido Passoni. Evento in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Polo del ‘900.
Il secondo appuntamento dal titolo Il PCI comunità morale, si è tenuto giovedì 25 marzo 2021. L’iniziativa ha preso le mosse dal Convegno nazionale del Pci Politica e questione morale, Torino 20-22 marzo 1987. Interventi: Gianguido Passoni (Presidente della Fondazione), Luciano Violante (Presidente emerito della Camera dei Deputati) e Mario Dogliani (Costituzionalista); moderazione: Marina Cassi (Giornalista). Evento in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione.
Il terzo appuntamento, Cultura e Scuola per le comunità si è svolto venerdì 16 aprile 2021, alle 18 in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione. Dai Punti verdi a Settembre Musica, dalle esperienze del tempo pieno nelle scuole con progetti di insegnanti e genitori, la Torino amministrata da Gianni Dolino, Giorgio Balmas e Fiorenzo Alfieri e dal PCI è stata laboratorio di innovazione sociale e culturale ed esempio per le altre grandi città italiane.
Interventi: Gianguido Passoni (Presidente della Fondazione), Eleonora Artesio (Consigliera comunale della Città di Torino), Matteo Bagnasco (Fondazione Compagnia di San Paolo), Walter Vergnano (Presidente di Corso d’Opera Torino) e Sergio Scamuzzi (Comitato scientifico della Fondazione)
Il quarto appuntamento E se tutte le donne del mondo si è tenuto giovedì 27 maggio 2021, alle 18 in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione.
Tra la seconda metà degli anni ’70 e la fine degli ’80, mentre la società italiana è sottoposta a grandi cambiamenti e fortissimi traumi, si sviluppa in seno al Partito Comunista – e anche al di fuori di esso – un filone di dibattito, di lotte e conquiste politiche di grandissima importanza. È la questione femminile, che darà luogo ad alcuni momenti di esaltanti vittorie e a battaglie non sempre vinte. Nel PCI il ruolo della Commissione femminile fu in quegli anni determinante e autorevole, anche perché presieduta e composta da politiche e intellettuali di grandissimo valore.
Dalla periferia del partito, in particolare dal Piemonte, molte di queste iniziative e battaglie sono state portate a livello nazionale, imprimendo autentiche svolte alla linea generale del partito su questi temi. In particolare da Torino e dal Piemonte veniva messo a fuoco, all’interno delle tematiche femminili, il tema dell’identità sociale e dell’autonomia individuale che le donne venivano faticosamente conquistando attraverso il lavoro, assieme agli obiettivi delle pari opportunità e del cambiamento dei tempi di vita e di lavoro.
Interventi: Livia Turco (Presidente della Fondazione Nilde Iotti, ex Ministro della Salute e della Solidarietà sociale, ex Deputata e Senatrice della Repubblica), Magda Negri (ex Deputata e Senatrice della Repubblica, Direzione regionale PD), Silvana Dameri, ex Deputata al Parlamento della Repubblica e ultimo Segretario Regionale del PCI piemontese, Dunia Astrologo (Comitato Scientifico della Fondazione)
Un dialogo con alcune delle protagoniste di quell’epoca, che diedero vita a iniziative originali, di grande successo e risonanza, sia sul piano legislativo sia su quello della elaborazione teorica e della comunicazione, come la realizzazione della Carta delle Donne e l’organizzazione della grande Festa delle donne, svoltasi a Torino nel 1984 e che ha dato il titolo a questo nostro seminario.
Il quinto appuntamento La stagione delle giunte di sinistra, 1975-1985 si è tenuto il 29 settembre 2021, alle 18 sia in presenza al Polo del ’900, nella Sala Didattica e in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione.
Una rete sociale che produce partecipazione, innovazione e solidarietà, attivata da un grande partito di massa all’apice del suo consenso, attraverso l’esperienza dell’amministrazione locale. Dalla giunta di Diego Novelli al governo della Provincia, le persone e i tratti del partito comunità che resero possibile quella straordinaria stagione di innovazione. Un’esperienza irripetibile?.
Con: Lorenzo Gianotti (già segretario della Federazione Torinese del Pci), Giorgio Ardito (già vicepresidente della Provincia), Maria Grazia Sestero (già dirigente del Pci). Moderazione e attualizzazione di Francesco Salinas, Vicepresidente Fondazione.
Il sesto appuntamento, Gli anni ’80 a Torino e la sfida del terrorismo, si è svolto martedì 26 ottobre 2021 alle 18 in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione.
Il terrorismo in fabbrica e nella città aprì ferite profonde nella società e nella sinistra. La posizione del PCI sfidò ambiguità e contraddizioni anche affrontando critiche e duri contrasti. Ricorderemo i principali eventi di questa stagione, dalle inchieste del Pci sulla condizione operaia e sull’atteggiamento verso il terrorismo, fino all’esito della cosiddetta marcia dei quarantamila.
Interventi di: Piero Fassino (Presidente della 3ª Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati), Marilde Provera (ex Deputata già dirigente della FIOM), Giancarlo Quagliotti (già Capogruppo del Consiglio Comunale di Torino e Vicesegretario regionale del PCI), Michele Ruggiero (Giornalista e Presidente dell’associazione “La Porta di Vetro”).
I PODCAST
Il partito comunità è un ciclo di podcast per raccontare la storia del PCI di Torino, attraverso i racconti dei suoi protagonisti. Realizzato in collaborazione con Valeria Dinamo e Maurizio Petroni.
Primo episodio
Il primo episodio Il PCI comunità morale affronta il tema della questione morale, una delle istanze più forti della segreteria Berlingueriana, con lo scandalo delle tangenti scoppiato a Torino nel 1983, a seguito della denuncia dell’allora sindaco, Diego Novelli, di un tentativo di corruzione per l’aggiudicazione di un appalto nel campo dell’allora emergente industria informatica. Il racconto parte proprio da quella vicenda e dalle sue conseguenze politiche e giudiziarie.
Per realizzare il podcast sono stati indispensabili i documenti del Fondo archivistico e librario della Federazione Torinese del PCI, conservati dalla nostra Fondazione e disponibili sull’hub 9CentRo, l’aggregatore di Archivi che il Polo del ‘900 mette a disposizione dei suoi enti partner.
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Secondo episodio
Questo episodio si intitola E se tutte le donne del mondo come la Festa dell’Unità del 1984 che si concluse a Torino nella stessa data e fu dedicata interamente alla questione femminile, un dibattito all’interno del PCI che si espresse in lotte e conquiste politiche di grandissima importanza. Quella spinta propulsiva, di cui fu portatrice la commissione femminile, trovò la sua sintesi nella “Carta delle donne” del 1986, un esempio di lucida elaborazione politica nonché una sfida per il cambiamento.
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Terzo episodio
Questo episodio si intitola La stagione delle giunte di sinistra 1975-1985: Torino ha un nuovo sindaco e raccoglie un testimone che è stato tra gli altri anche di Diego Novelli, che nel 1975, alla guida della città, inaugurò assieme agli uomini e alle donne che raccolse attorno alla sua giunta un’epoca di grandi trasformazioni ancora visibili sul territorio. Torino era, come oggi, alle prese con moltissime sfide da affrontare e necessitava come oggi di una visione di società e di futuro che ieri il PCI seppe incarnare e che è raccontata in questo podcast.
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Quarto episodio
Gli anni ’80 a Torino e la sfida del terrorismo. La conclusione degli anni ’60 pose fine a uno dei decenni più iconici del ventesimo secolo. Con gli anni ’70, invece, l’Italia fu portata in scenari ben diversi; sovrapproduzione e inflazione furono due termini sempre più ricorrenti, così come la parola “crisi” per le zone più industrializzate del Paese. Nello scenario di disagio sociale ebbe terreno fertile il proliferare dell’estremismo, che sfociò in vero e proprio terrorismo, con un vertiginoso aumento del livello di violenza; un fenomeno impetuoso e in crescendo, nel nome di una vagheggiata rivoluzione o di un tentativo pericolosissimo di destabilizzazione delle istituzioni. Un terrorismo dunque anche “rosso”, che vedeva nei luoghi di lavoro il simbolo della lotta di classe e che quindi proprio in quella direzione mosse alcuni dei suoi passi più rilevanti.
Alla prova del terrorismo, anche a Torino il Partito Comunista come il sindacato dovette fare i conti con la lettura di un fenomeno tanto complesso quanto difficile da contrastare. Clicca qui per ascoltarlo.
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