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Ciclo di culture politiche. Cosa resta dell’Occidente?

Cina: la dittatura efficiente

Incontro 7 marzo 2025, interventi di G. Andornino e G. Gabusi, (Università di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società)

di Sergio Scamuzzi

 

L’espressione ‘Cina dittatura efficiente’ riprende il modello interpretativo avanzato da Daniel Bell e sottolinea l’aspetto tecnocratico della Cina attuale, che si legittima agli occhi del popolo e verso l’esterno per la sua performance economica (invero più efficace che efficiente) . La Cina è però anche un’oligarchia di alcune famiglie (con cariche di vertice trasmesse sostanzialmente per via ereditaria), e una dittatura monopartitica nel senso classico del termine, contrapposto alla democrazia liberale. Gli intellettuali cinesi sono oggi (dal 2011) impegnati nel trovare una definizione della Cina che concili la sua cultura premoderna (il confucianesimo , che sostiene il valore centrale della gerarchia nell’organizzazione della società tutta), il comunismo di Mao (l’ideologia della rivoluzione marxista leninista importata da Mosca e adattata a un paese agricolo e non industriale avanzato, come prevedeva Marx, ma comunque improntata a uguaglianza e giustizia sociale), il ruolo del mercato e della competizione economica interna e internazionale
(mantenuto sotto il controllo statale e considerato uno strumento e non un fine, a differenza delle economie occidentali).

In un mondo che va strutturandosi intorno a tre potenze imperiali (Usa, Russia, Cina), con una faticosa rincorsa europea, la Cina è il riferimento dei Brics (si veda l’accordo di Kazan del 2024). La sua politica estera in Africa, America Latina, Indonesia fa leva sull’aiuto economico (credito, infrastrutture), per convertirlo in influenza politica, ma solo in alcuni casi sembra creare dipendenza vera e propria. Per lo più, il rapporto è contrattuale con élite locali che hanno alternative nella scelta del partner straniero. Nei confronti dei paesi del Sud globale, la Cina ha tutta la legittimità di presentarsi come ex paese colonizzato dai paesi occidentali, mentre questi ultimi sono spesso considerati con spirito di rivalsa. Nei confronti dei conflitti attuali (Gaza, Ucraina) la Cina potrebbe avere un ruolo importante e credibile (come forza di interposizione, come sostegno alle organizzazioni internazionali, WTO in particolare) ma l’élite al potere è avversa al rischio, soggetta a un flusso di informazioni ‘compiacenti’, che rendono poco probabile tale impegno.

 

Bibliografia essenziale:
– Giovanni B. Andornino, La Cina e noi: passato, identità, prospettive, Milano, Solferino, 2023
– Giuseppe Gabusi (a cura di), L'Asia al centro del cambiamento: politica, economia, sicurezza, Roma, Treccani, 2023
– Barrington Moore Jr., Le origini sociali della dittatura e della democrazia: proprietari e contadini nella formazione del mondo moderno, Torino, Edizioni di Comunità, 1998
– Daniel A. Bell, Il modello Cina: meritocrazia politica e limiti della democrazia, Roma, LUISS University Press, 2019

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