Strumenti per le politiche della città
L’idea progettuale è nata dall’esigenza di elaborare e rendere disponibile per il sindacato torinese uno studio che a partire dalla mappatura di alcuni indicatori (anche non convenzionali rispetto all’attuale ricerca sociale) considerati determinanti di esclusione sociale e disuguaglianza – sociali, demografici, economici e territoriali – evidenzi contesti e aspetti di vulnerabilità nei quartieri cittadini e, con successivi affondi di inchiesta sociale permetta di comprendere meglio la condizione oggettiva e soggettiva delle disuguaglianze sociali, introducendo uno sguardo di classe secondo un approccio integrato e multidimensionale (ad esempio considerando anche le variabili relazioni di mercato e rapporti di produzione).
L’obiettivo della ricerca è stato quello di mettere in luce non solo attraverso quali fattori determinanti e in quali fasce e su quali territori si manifestano e agiscono le disuguaglianze in città, ma anche e soprattutto analizzare se e come una visione multidimensionale della disuguaglianza ridisegna i confini delle classi sociali. Lo studio ha messo in evidenza anche dimensioni soggettive, quali comportamenti, atteggiamenti culturali, stili di vita e di pensiero, opinioni, rappresentazioni di sé e delle proprie condizioni materiali, coscienze e identità agite, riconducibili e identificative della working class (o meglio ceti popolari) che per natura è quella di interesse prioritario per il sindacato nella propria vocazione e azione di rappresentanza.
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