
La Guerra e i percorsi della Musica, da Antonio Vivaldi a Luciano Berio
In un’alternanza di parole e musica, l’incontro-concerto metterà in luce come gli itinerari musicali siano spesso dei fiumi carsici che scorrono sotterranei e inosservati per poi emergere in superficie e mostrarsi. Le vicende della musica e dei musicisti si sviluppano spesso attraverso percorsi inusuali ed imprevedibili. Ecco dunque che nello stesso anno, il 1925, il musicologo di religione ebraica Alberto Gentili diventa il primo docente di storia della musica della Regia Università di Torino e Luciano Berio nasce a Oneglia, in provincia di Imperia. Il primo contribuirà alla riscoperta della musica di Antonio Vivaldi, all’epoca pressoché sconosciuta, permettendo il recupero e la conservazione, presso la Biblioteca Nazionale di Torino, di una quantità di documenti autografi del prete rosso senza eguali. Il secondo, del quale si celebra quest’anno il centenario della nascita, sarà una delle voci più straordinarie e influenti della musica del dopoguerra e, più in generale, del XX Secolo.
Il fascismo, la seconda guerra mondiale e storie di musica.
Con:
Gianluca Verlingieri, compositore e docente presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo
Claudio Pasceri, violoncellista e direttore artistico di EstOvest Festival
Esecuzioni musicali:
J S Bach, Sarabanda dalla Suite per violoncello solo in sol maggiore BWV 1007
Luciano Berio, Sequenza VIII per violino
Antonio Vivaldi, Sonata n 8 in sol maggiore RV 23 per violino e basso continuo
Luciano Berio, Sequenza XIV per violoncello
Sara Mazzarotto, violino
Claudio Pasceri, violoncello
Un evento di EstOvest Festival, in collaborazione con la Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci.
Prenotazione obbligatoria qui
Info: progetti@gramscitorino.it 0118395402