Memorie che curano. Storie della riforma psichiatrica italiana (1968-2000)
Evento di presentazione del Progetto Intrecci di Psichiatria di Comunità. Gli archivi dei protagonisti della rivoluzione psichiatrica piemontese
Il progetto è stato possibile grazie al finanziamento della Regione Piemonte (contributo a sostegno di programmi di Conservazione, descrizione, catalogazione e digitalizzazione di archivi e patrimonio documentale per l’anno 2023)
Programma:
Ore 16.00
Saluti istituzionali e presentazione
Intervengono: Barbara Bosi (presidente ALMM – ente capofila del progetto), Matteo D’Ambrosio (direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Onlus), Dimitri Buzio (Presidente Legacoop Piemonte)
Prologo
Daniela Adorni (Dipartimento di Studi Storici – Università di Torino): Storia della deistituzionalizzazione e patrimoni culturali torinesi: un laboratorio di storia applicata
Ore 16.30
Gli archivi del Terzo Settore e le memorie della deistituzionalizzazione
Valeria Mosca (Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Torino Onlus): Il censimento degli archivi di associazioni e cooperative
Davide Tabor (Dipartimento di Studi Storici – Università di Torino): Per un atlante delle memorie della liberazione dal manicomio
Gabriella Serratrice (Regione Piemonte): L’importanza degli archivi “non pubblici” e il ruolo della Regione
Ore 17,30
Immagini e testimonianze dopo la legge 180
Conversazione con Michele D’Ottavio e Cristina Cappelli
Quindici anni dopo l’approvazione della riforma psichiatrica italiana, il fotografo Michele D’Ottavio dedicò agli ex degenti dei manicomi torinesi la mostra Rotta 180.
Queste fotografie raccontano la storia di uomini e donne entrati in manicomio sin da piccoli e che ora hanno ritrovato la dignità umana, oltre ad affetti e talvolta anche un amore. Non è facile raccontare o cogliere questi momenti di crescita e felicità perché, per chi non ha mai visto le atrocità dei manicomi potrebbero sembrare scene normali, quasi insignificanti. Un uomo che si lava i denti. Una donna che sorride all’obiettivo. queste sono le storie di persone a cui per anni sono stati negati i più elementari diritti di sopravvivenza. E allora l’uso di un mascara significa anche riacquistare la propria dignità. Tutto questo con l’aiuto di persone che con il loro lavoro hanno perseguito una profonda battaglia culturale contro chi voleva riportare tutto come prima. Essi sono tuttora convinti di essere sulla rotta giusta, ma la loro opera è ancora nel mare aperto colmo di imprevisti e pericoli, attenti tutti i giorni a ridefinire la propria posizione, proprio come fanno i naviganti con le loro imbarcazioni.
Ore 18,00
In ricordo di Daniele Segre
Non c’era una volta
In collaborazione con I Cammelli S.a.s.
Nell’ambito del progetto di superamento degli ospedali psichiatrici torinesi, Daniele Segre ha realizzato alcuni documentari, come Non c’era una volta (1989, Produzione: I Cammelli – Coop. Progetto Muret; durata 25’) e Cose da matti (1990, Produzione: Coop. Progetto Muret, Associazione Arcobaleno, I Cammelli S.a.s. in collaborazione con USSL TO/1).
Le cooperative e le associazioni coinvolte nel processo di de istituzionalizzazione intendono ricordare l’opera del regista Daniele Segre che, dopo dieci anni dall’approvazione della legge 180, contribuì a dare voce a pazienti e operatori e a narrare il difficile processo di superamento dei manicomi. In un’intervista al quotidiano Repubblica, fu lo stesso Daniele Segre a raccontare il significato del suo film:
Questo video doveva essere anche uno strumento politico per fare il punto sulla legge 180, una legge che nel bene e nel male (dal mio punto di vista nel bene) in questi anni è riuscita a liberare molte persone rinchiuse, vessate, torturate all’ interno degli ospedali psichiatrici. Partendo da questo input ho iniziato un viaggio di ricerca all’interno di queste situazioni liberate. Sono venuto a contatto con una serie di personaggi e la storia è cresciuta.
Ore 18,45
Aperitivo